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Foglie dal pattern unico

ANTHURIUM


Introduzione

Ci sono piante che ti conquistano con i propri fiori; piante che ti conquistano per il loro portamento rigoglioso; piante che fanno leva sulla dimensione delle loro foglie, o, magari sulla forma; piante con foglie screziate di rosso, di giallo, variegate di bianco.  E poi ci sono gli Anthurium, quella famiglia di piante in grado di conquistarti semplicemente con il pattern delle sue foglie, venature davvero uniche, in grado di stimolare l’immaginazione di chiunque. C’è da dire che, in realtà, alcune varietà di Anthurium non hanno nelle nervature delle proprie foglie il proprio punto di forza, ma stiamo comunque parlando di un piccolo gruppo. Vediamo meglio di che si tratta.


Descrizione e Varietà

L’Anthurium fa parte della splendida famiglia delle Aracee. Come tutte le sue lontane parenti, viene da zone tropicali, e principalmente è una pianta epifita, vale a dire, cresce su altre piante ben più grandi, utilizzando tronchi ed eventuali cavità naturali come semplice supporto al quale ancorare le proprio radici. Le radici quindi sono più esposte rispetto a piante che crescono direttamente in terra e quindi apprezzano ancora di più l’aria umida dell’ambiente circostante. Ecco, questo è l’elemento fondamentale per la salute di un Anthurium coltivato in casa. Ma ci torniamo più in là. Eccovi una rapidissima carrellata delle principali specie che è possibile trovare in giro.

Anthurium Clarinervium

L’Anthurium Clarinervium è caratterizzato da splendide foglie a forma di cuore, le cui dimensioni in genere sono simili a quelle della faccia di una qualsiasi persona adulta! Le nervature sono parecchie e belle simmetriche, di colore decisamente più chiaro rispetto al verde intenso della foglia. Al tatto la sensazione è pazzesca: velluto allo stato puro! L’Anthurium Clarinervium produce ogni tanto qualche fiore, aspetto normale per tutti gli Anthurium. Se avete scelto questa pianta però, ogni volta che vedrete spuntare un germoglietto dal corpo centrale, spererete con tutte le vostre forze che si tratti di una nuova foglia e non di un fiore. Detto delle foglie, infatti, i fiori hanno ben poco fascino: degli steli verdi con spata e spadice anch’essi  verdi. Se volete entrare nel magico mondo degli Anthurium, il Clarinervium è l’entry level, il primo Anthurium da comprare, più che altro per il prezzo abbastanza accessibile.

Anthurium Crystallinum e Anthurium Forgetii

Qui si sale di prezzo. A primo impatto, guardando un Anthurium Crystallinum e un Clarinervium vicini, non capirete subito il perchè. Poi però, guardando meglio, il motivo è evidente: le venature del Crystallinum sono super argentate! Un pò come le screziature dello Scindapsus Pictus, cioè, le nervature dell’Anthurium Crystallinum sono catarifrangenti, brillano se illuminate da luce diretta. In realtà, a ben guardare, anche le venature del Clarinervium hanno una componente brillante, ma è molto meno accentuata. Tornando all’Anthurium Crystallynum, lo spessore delle venature delle foglie è maggiore rispetto a quello delle nervature di Clarinervium. Per il resto, sono molto simili, foglie vellutate e a forma di cuore (forma forse un pò meno accentuata rispetto al Clarinervium). L’evoluzione in tal senso è rappresentata dall’Anthurium Forgetii, praticamente un Crystallinum con foglie ovali. Mentre i margini della foglia del Crystallinum, nell’estremità centrale superiore si incurvano verso il basso, a formare appunto un cuore, i margini della foglia di Anhturium Forgetii tirano dritto. Sembra meno affascinante, ma in realtà è proprio questo il suo punto forte.

Anthurium Clarinervium
Anthurium Forgetii

Anthurium Andreanum

Se il Clarinervium è il primo Anthurium “da comprare”, non è però detto che sia il vostro primo Anthurium. L’Anhturium Andreanum è infatti il più famoso della famiglia, nonchè il più diffuso in commercio, e viene spesso scelto come regalo. Prima o poi tocca a tutti ricevere in regalo un Anthurium Andreanum. Il motivo del suo successo è semplice: i suoi fiori rossi. Eh sì, mentre tutti gli Anthurium fanno fiori insignificanti rispetto alla bellezza delle proprie foglie, nel caso dell’Anthurium  Andreanum è  esattamente l’opposto. Lo spadice è giallo, a volte bianco, la spata bianca, rosa o, nella maggior parte dei casi, rossa. E questo fa dell’Anthurium Andreanum una delle piante adatte ad essere scelte come regalo di Natale (o di San Valentino). Unica  contro-indicazione: i fiori durano tanto, ma non sono eterni, e se si è brave/i a farla rifiorire, ne verranno fuori sempre meno rispetto a quando vi è stata regalata. Però volete mettere la soddisfazione di averla fatta sopravvivere e  rifiorire?
C’è anche un’altra specie famosa per i fiori, l’Anthurium Scherzerianum. I suoi fiori dal portamento arricciato e dallo spadice (anch’esso arricciato) di colore rosso molto simile a quello della spata, però, lo rendono meno attrattivo e vendibile rispetto al “cugino” Andreanum.

Anthurium Crassinervium “Jungle Bush”

Decisamente si cambia musica. L’Anthurium Crassinervium, apparentemente non ha nulla in comune con gli altri finora trattati. Ha infatti un portamento molto più simile a quello di una felce o, meglio ancora, di un Asplenium Nidus, ma di fatti fa parte della famiglia degli Anthurium; i botanici sono tutti d’accordo, inutile perdere ulteriore tempo sulla questione. Dicevamo, simile ad un Asplenium, l’Anthurium Crassinervium viene anche chiamato “Jungle Bush” letteralmente “Cespuglio di Giungla” e infatti, se gli date il giusto spazio, state tranquille/i che lui se lo prende tutto. Quando lo vedrete fiorire, comunque, non avrete più dubbi sul fatto che si tratti di un Anthurium.

Anthurium Andreanum
Anthurium Jungle Bush

Anthurium Waroqueanum e Anthurium Veitchii

Bene, dopo questo breve excursus sugli Anthurium “alternativi”, torniamo  a bomba sul pezzo forte della famiglia: foglie con venature spaziali. E che foglie! L’Anthurium Waroqueanum, le nervature sulle foglie ce le ha simili a quelle di Clarinervium, Crystallinum e Forgetii, solo che le foglie sono un tantino più grandi e, soprattutto, più lunghe: mediamente arrivano a misurare 1 metro! Capite bene che, prima di acquistarne uno, oltre che mettere i soldi da parte perchè costa sensibilmente di più rispetto alle specie trattate finora, dovrete anche capire dove metterlo. Le foglie dell’Anthurium Waroqueanum sono croce e delizia. La produzione di una foglia, viste caratteristiche e dimensioni, richiede molta energia alla pianta, ed è quindi fondamentale riuscire a dare al Waroqueanum costantemente le condizioni ambientali migliori durante tutta la fase di produzione dei nuovi tessuti. Ogni rallentamento o piccolo blocco nel processo di crescita può portare ad una foglia di aspetto o comunque dimensioni non eccezionali. Comunque, il Waroqueanum è un tipo di Anthurium su cui prima o poi viene a tutte/i voglia di buttarsi. Se siete stanche/i del vellutato e volete foglie lisce, c’è l’Anthurium Veitchii: dimensione e lunghezza foglie equiparabili al Waroqueanum, ma colore più chiaro, venature più regolari e, appunto, consistenza liscia e quindi foglia lucida. Quello che non cambia è il prezzo e la facilità di reperimento: quando lo trovate, l’Anhturium Veitchii viene spesso venduto ad oltre 100€.

Anthurium Regale e Anthurium Magnificum

Chiudiamo questa carrellata di Anthurium con le specie più rare da trovare (se non vivete in Sud America), ma al tempo stesso più emozionanti per gli amanti delle foglie grandi. Anthurium Regale e Anthurium Magnificum. Li trattiamo insieme perchè simili, per foglie e dimensioni delle stesse, ma soprattutto, perchè se riuscite ad averne uno è già un successo. Solitamente molto difficili da trovare in commercio, quando li si trova i prezzi sono davvero proibitivi. Più facile trovarli di importazione, ma anche lì i prezzi non cambiano e non arriveranno mai a casa in grande stato di salute; dovrete essere voi brave/i a rivitalizzarli e fargli riprendere vigore. Le foglie dell’Anthurium Magnificum e del Regale, sono belle grandi, come quelle di un Philodendron Gloriosum, per intenderci, vellutate uguale, ma, ovviamente, con le venature tipiche dell’Anhturium e portamento eretto (il Gloriosum è strisciante). Insomma, sognare ogni tanto è bello, e soprattutto non costa nulla.

Anthurium Veitchii
Anthurium Regale


Condizioni ideali per tenere un Anthurium in casa

Capitolo Cure. Se avete letto attentamente le varie informazioni sparse qua e là in questo articolo, avrete già capito che l’Anthurium ha bisogno di tanta umidità. “Quindi devo  per forza metterlo in una serra fatta in casa con umidificatori a palla?” vi chiederete. La risposta è NO. È chiaro che se li mettete lì dentro, stante anche un bel pò di luce che filtra dentro, i vostri Anthurium esploderanno di foglie e di salute. Ma a noi tutti piace goderci le piante a vista, in soggiorno, mentre ceniamo, lavoriamo al PC, studiamo, o guardiamo un film, giusto? E allora tranquille/i, mettete i vostri Anthurium su credenze, scaffali, tavolini TV, belli esposti e visibili. L’importante è che ogni tanto arieggiate un pò l’ambiente (senza fargli beccare correnti d’aria fredda),  ma soprattutto, che i vostri Anthurium siano coltivati in un substrato ben drenante, arieggiato e capace di mantenere un buon livello di umidità costante. In questo articolo trovate un approfondimento spero abbastanza esaustivo sull’argomento. Discorso Luce: come sempre, bisogna pensare alle condizioni naturali in cui cresce la pianta. Detto dell’umidità, nel caso degli Anthurium, piante solite crescere nel sottobosco pluviale, di luce in genere ne prendono parecchia e di buona intensità, ma ben schermata. Tradotto nelle nostre case: posizionate gli Anthurium in una zona luminosa, ma senza fargli beccare raggi solari diretti, soprattutto in primavera/estate, quando le temperature sono più alte (e mi riferisco a temperature oltre i 25 gradi in casa, che cominciano un pò a dar fastidio all’Anthurium). Gli Anthurium sopravvivono anche in condizioni di luce meno intensa, ma tenete conto che più luminosità avranno, più grandi e belle saranno le nuove foglie che vi regalerà, e soprattutto più fiori produrrà (questo aspetto è fondamentale nel caso dell’Anthurium Andreanum).Ovviamente, fermo restando, l’utilizzo regolare di un buon concime liquido (per piante fiorate per l’Andreanum, per piante verdi per tutti gli altri Anthurium), la coltivazione nel giusto substrato, le annaffiature generose, solo quando la metà superficiale del substrato è asciutta, e l’assenza di parassiti.


Possibili problemi

Parassiti appunto, questo può essere un problema per l’Anthurium, come per tante altre piante che teniamo in casa. Ma proviamo a fare una elenco di eventuali problemi, relative cause e possibili soluzioni:

  • L’Anthurium non fa foglie nuove, anche in piena stagione vegetativa: i motivi della mancata crescita di una pianta sono, potenzialmente, tanti. Tenete sempre conto che gli Anthurium, producono foglie in condizioni di luminosità, temperatura, umidità del terreno e dell’aria, buone (accontentatevi del “buone”, almeno non richiedono condizioni ottimali); quindi, se non ci sono parassiti in giro, il problema è nel disequilibrio tra questi elementi.
  • L’Anthurium Andreanum non fa fiori nel periodo marzo-ottobre (che è il periodo di fioritura): non state dando la giusta dose di luce/umidità/sostanze nutritive (concime liquido ad alto tenore di Fosforo) al vostro Anthurium. Oppure c’è un attacco parassitario in corso.
  • Foglie con bordi e punte secchi: poca umidità aerea. Cercate di aumentarla usando uno di questi metodi.
  • Foglie con macchie gialle che si espandono e tendono a scurire: avete somministrato troppa acqua; controllate che non ci sia già marciume radicale. Qui un approfondimento su come affrontare il problema ai suoi diversi stadi.
  • Foglie che presentano tanti puntini chiari: cominciate a vedere se è in corso un’infestazione da Tripidi o da Ragnetto Rosso.
  • Foglie puntinate che tendono a ingiallire rapidamente: è sicuramente in corso un’infestazione da tripidi o da ragnetto rosso. In entrambi in casi bisogna agire pesantemente con un prodotto specifico (qui un approfondimento sul ragnetto).

Infine, può accadere che le nuove foglie dei vostri Anthurium si sviluppino un pò deformi, o non grandissime come le immaginavate. Nel primo caso, evidentemente c’è stato qualcosa che ha interferito con la crescita della foglia, un piccolo shock, come uno sbalzo termico, o semplicemente la mancanza di apporto  nutritivo sufficiente e quindi di energia necessaria per continuare a produrre nuovi tessuti; somministrate acqua (e quando possibile concime) regolarmente, ed evitate di cambiare posizione al vostro Anthurium, in queste situazioni. Per quanto riguarda le dimensioni delle nuove foglie, beh, dipende da quanto sono ottimali le condizioni di coltivazione del vostro Anthurium (substrato, umidità, temperatura, luminosità, concimazione). Più la pianta e le radici sono in salute, maggiori saranno le energie che potrà destinare alla produzione di nuovi tessuti e quindi di nuove bellissime grandi foglie.


Propagazione Anthurium

Qui viene il bello. Di metodi per propagare l’Anthurium ce ne sono 3. Brevemente, in ordine di divertimento crescente:

  • Propagazione per divisione dei cespi: si dividono, possibilmente in primavera e con una pianta di Anthurium abbastanza grossa, i getti laterali. Nel farlo, delicatamente, bisogna assicurarsi di ottenere delle vere e proprie piantine, con radici, foglie e almeno un germoglio. Le si mette a dimora direttamente in vaso con il giusto substrato et voilà, il gioco è fatto. Ma è fin troppo facile così.
  • Propagazione per talea: innanzitutto si parte tagliando la parte apicale, in modo però che nel fusto tagliato ci siano almeno 2-3 nodi, che altro non sono che quei rigonfiamenti in prossimità dell’attaccatura delle foglie al fusto. Nel caso di una pianta relativamente giovane ci si ferma qui. Nel caso di talea prelevata da una pianta adulta, invece, è possibile fare più talee tagliando un’unico fusto, sufficientemente lungo. Più lunga è la nostra talea, più nodi contiene, più piantine di Anthurium è possibile ottenere. Come? Ricavando sempre una parte apicale, come sopra descritto, e tagliando il resto del fusto in più pezzi, ognuno dei quali comprendente almeno un nodo. Da lì uscirà il nuovo getto da cui avrà origine il fusto della nuova piantina. La talea apicale può esser fatta radicare in acqua o in substrati adatti a mantenere un certo livello di umidità, come lo sfagno e la perlite. Nel caso delle talee da fusto, evitate la radicazione in acqua.
  • Moltiplicazione per seme: questo è il metodo più in voga tra molti instagrammer plantlover, e può essere fatto tutto l’anno, a differenza degli altri due metodi. Ci si basa sul fatto che il fiore, o meglio, lo spadice dell’Anthurium, ha sia gli organi maschili (nella parte alta), sia quelli femminili (nella parte bassa). Gli organi maschili rilasciano in natura il polline solo dopo che gli organi femminili abbiano terminato di essere recettivi per accoglierlo. In questo modo, gli Anthurium evitano l’autoimpollinazione, che darebbe vita ad esemplari dal patrimonio genetico meno vario e quindi più deboli; preferiscono l’impollinazione incrociata, che avviene grazie agli insetti impollinatori, che, come è noto, trasportano involontariamente il polline da una pianta all’altra. Fatta questa lezioncina botanico-biologica, voi potete tranquillamente divertirvi ad autoimpollinare il vostro Anthurium. Dovrete “solo” raccogliere il polline di un fiore, appena possibile, conservarlo, e, al prossimo nuovo fiore, distribuirlo sulla parte femminile dello spadice, il prima possibile (la parte bassa dello spadice, per intenderci). Alcuni di questi puntini si ingrosseranno e poi scuriranno, quello è il momento di raccoglierli. Queste capsule contengono al loro interno i semi, che vanno fatti seccare per poi essere piantati in condizioni di luce e calore ideali (primavera inoltrata). Se avete a disposizione delle grow lights, potete tentare la germinazione anche in pieno inverno, naturalmente.

Considerazioni Finali

Se siete arrivate/i fino a questo punto dell’articolo, lo avrete capito, dietro gli Anthurium c’è un intero mondo. Sembrano tutti molto simili tra loro, ma sono pronto a scommettere che, una volta acquistato il primo (sempre escludendo l’Anthurium Andreanum che vi hanno già regalato), dopo un pò, avrete voglia di prenderne un altro. Perchè nel caso dell’Anthurium, i dettagli fanno la differenza.


  • livello difficoltà

    Medio

  • illuminazione

    Luce indiretta Medio-alta

  • irrigazione

    Un terzo terreno asciutto

  • Livello umidità

    Alto

  • ritmo crescita

    Lento

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