Skip to main content

Le 5 Piante più Facili da Tenere in Casa

. Pubblicato in Caffè Tropicale.

Quello di arredare casa propria, che sia una villa a due piani o un monolocale, con le piante, lussureggianti tropicali o esotiche piante grasse, è di sicuro uno dei trend del momento. Le piante sono ovunque intorno a  noi, gli stili “esotico”, “etno-chic” e “urban jungle” dilagano nei locali di ultima generazione e sulle riviste di brand di arredamento, impossibile starne fuori. Anche per voi, sedicenti pollici neri. Quella di “essere dei pollici neri” è una delle scuse utilizzata più spesso per tirarsi fuori dalla mischia, quando si parla di avere delle piante in casa. Poi, certo, ci sono tanti altri motivi: mancanza di gusto, disinteresse totale verso il mondo delle piante, o ancora “non sono mai a casa” (una volta forse), oppure “ho un cane/gatto in casa”. Sacrilegio! Gli animali vanno matti per le piante, e comunque ce ne sono molte di innocue (senza spine, nè elementi tossici), tra l’altro difficilmente distruttibili dai nostri amici a quatto zampe.
Ma tornando alla scusa principe, “Non Esistono Pollici Neri” è il motto di pianteincasa.com e uno dei modi che avete per provare a voi stessi questa incontrovertibile verità è comprare una pianta facile da mantenere e mettervi alla prova. Il primo passo è leggere questo articolo fino in fondo;  il secondo è uscire, andare in un vivaio, da IKEA, al supermercato o al chiosco sotto casa, e comprare una di queste 5 piante!
PS:  non inserisco cactus o piante notoriamente conosciute come “piantine grasse” perchè quelle di default fanno parte della classifica. Molto di quanto leggerete nelle prossime righe, comunque, vale anche per loro.

Dracena

Questa pianta, di cui esistono numerose varietà, è facilmente rintracciabile in numerosi uffici o negozi, e già questo è sintomo di alta adattabilità e praticità di manutenzione. Un altro dei motivi è sicuramente il portamento, dal momento che cresce in altezza e che quindi risulta perfetta per essere collocata in ambienti piccoli. Compacta, Fragrans (nota anche come Tronchetto della Felicità, Marginata. Sono queste le tre varietà più diffuse e apprezzate, ma ce n’è davvero per tutti i gusti. Veniamo alle cure: praticamente quasi nulle! La Dracena resiste parecchio alla siccità, diciamo che regge tranquillamente 3 settimane senz’acqua (a meno che in casa vostra non facciano 30 gradi di media!); per sicurezza meglio non andare oltre un’annaffiatura ogni 2 settimane, in estate. In termini di esposizione, come ogni pianta che si rispetti vive sicuramente meglio in una zona luminosa, sopportando egregiamente anche un paio d’ore di luce diretta  senza rovinarsi, ma se volete abbellire una zona non così luminosa della casa, la Dracena dovrebbe comunque andar bene! Sufficientemente resistente anche agli sbalzi di temperatura, evitate solo di metterla davanti a stufe, termosifoni, condizionatori. Difficilmente viene attaccata dai parassiti (a meno che non la teniate quasi al buio e la innaffiate ogni due giorni).

Falangio

Forse la meno facile tra le facili di questo articolo, il Falangio, noto anche come Nastrino, Spider Plant, o, per gli appassionati di botanica, come Chlorophytum, va comunque incluso di diritto in questa breve lista. Pur essendo originario dell’Africa Meridionale, quindi abituato per natura a climi caldi, non è raro vederlo in inverno mezzo-agonizzante in una vasiera fuori da qualche negozio. “Mezzo” però, perchè poi con la primavera si riprende alla grande, eccome! Comunque, il modo migliore per tenerlo in salute e metterlo in casa. Per il portamento cespuglioso, risulta perfetto su una credenza, al centro di un tavolino, sopra una libreria o, per i più audaci, appeso con un gancio al soffitto. Tenuto alla temperatura giusta, necessita davvero di poche cure: una buona bagnatura ogni 10/14 giorni, dipende da quanto il terreno impiega ad asciugarsi, parecchia luce indiretta a disposizione, e ogni tanto una nebulizzata di acqua (meglio se distillata) sulle foglie. Quest’ultimo è l’accorgimento che rende il Falangio la pianta più difficile tra le facili. Valutate voi se è troppa fatica!

Pothos

Tutti voi avrete visto una pianta di Pothos scendere abbondantemente da una mensola o da una libreria a casa di un amico, o direttamente da un cestino appeso al soffitto in un locale e avrete sicuramente pensato: bella, ma quanto deve essere scomodo annaffiarla! Quello che però non sapete è che questa, in molti casi scomoda operazione, va fatta mediamente (quello che fa la differenza è quanto è asciutto/bagnato il terreno) una volta ogni 8-9 giorni in estate, una ogni 2 settimane in inverno. Poi, certo, se proprio vi da noia, potreste anche optare per una crescita in altezza su di un sostegno, ma non vorrete mica trasformare casa vostra nell’ingresso di un palazzo o in un ufficio, giusto? Non confondetevi con lo scindapsus o il philodendron scandens, sono molto simili, ma il pothos, anche noto come epipremnum ha foglie più resistenti, cresce ad una velocità doppia, e vive bene anche se la sua chioma non viene nebulizzata ogni settimana. Pur amando avere acqua quando il terreno si asciuga, resisterà egregiamente anche se tarderete l’innaffiatura di qualche giorno. Se volete esaltarne la variegatura delle foglie, piazzatelo in un luogo bello luminoso; vice-versa, resisterà lo stesso, ma sarà sicuramente meno bello, a voi la scelta..

Sansevieria

Questa pianta, molto in voga negli anni ’70 e ’80, è tornata recentemente di moda, probabilmente perchè, oltre ad essere altamente decorativa per via delle sue foglie dai colori vivi, è anche molto facile da mantenere in casa. Prendete i punti di forza descritti per la Dracena e moltiplicateli per due. La Sansevieria è doppiamente resistente, doppiamente adattabile, doppiamente poco ingombrante. Potete innaffiarla anche solo una volta al mese durante l’inverno, un po’ di più durante l’estate, resiste alla grande anche in situazioni di scarsa luminosità, anzi, nel caso in cui  venga posta ad esempio in un ambiente nel quale la luce viene dall’alto, tipo una mansarda, le foglie tenderanno a crescere il più possibile in altezza, seppure molto lentamente. Mai vista una Sansevieria attaccata dai parassiti, il danno maggiore che può subire è un eccesso idrico, ma come detto, una volta ogni 20-30 giorni è una buona frequenza di irrigazione. Occhio se siete inclini al collezionismo, potreste prenderci pericolosamente la mano (ne esistono circa 70 varietà, tutte tremendamente belle).

Zamioculcas

Eccoci al mostro finale, anzi in questo caso alla vera regina della categoria. La Zamioculcas, a volte chiamata erroneamente Zamia,  è una pianta che, fino a qualche anno fa, non esisteva neanche sui libri botanici, a momenti. Ma ora si è decisamente presa la scena: vi basterà andare in qualsiasi reparto piante di qualunque supermercato per trovarne qualche esemplare in vendita. Il motivo? È in assoluto la pianta apparentemente non succulenta più facile da mantenere! Come detto, è solo “apparentemente” non succulenta, perchè in realtà lo è a tutti gli effetti. Questo è l’aspetto principale che dovrete tenere in mente in ottica manutentiva: la Zamioculcas può essere innaffiata anche una volta al mese in inverno, o comunque deve esssere bagnata quando il terreno è molto asciutto, un pò come acccade per le Sansevierie. In questo caso possiamo dire che, meno cure le date, meglio è…dimenticatevela se possibile! L’aspetto incredibile nonostante il verde brillante delle sue foglie carnose, è che resiste benissimo in condizioni di scarsa luminosità.


Considerazioni Finali

Che dire, che siate a vostra insaputa amanti delle piante, o persone apparentemente non interessate all’argomento, vale sempre la pena comprare una o due piante di questa breve lista. Fate finta si tratti di pezzi di arredamento (anzi no, lo sono a tutti gli effetti)  e vedrete che senza fare particolari sforzi, alla fine ne sarà valsa la pena!

Massimo Tortorici