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Quando e Perché è Importante Usare un Concime (Liquido)

Di Massimo Tortorici | Pubblicato in Caffè Tropicale il 15 – Aggiornato il 7 Gen

I concimi sono FONDAMENTALI per la salute e la nutrizione di qualsiasi pianta vogliate coltivare in vaso.

Concimi in granuli, a lento rilascio o concimi liquidi, concimi organici o concimi chimici, concimi in polvere, lupini, concimi per piante verdi, fiorate, grasse…concimi su concimi, su concimi! Quando si è alle prime armi e ci si annoia ad innaffiare le proprie piante sempre allo stesso modo, improvvisamente si accende la lampadina, andando a riaprire qualche cassetto della memoria con dentro quella immagine sfocata di quando eravamo al vivaio, tutti presi dal guardare le piante: i Concimi e tutto il resto di quei noiosi prodotti che non vorremmo mai fosse necessario utilizzare (sempre quando si è all’inizio, eh). Ebbene, una volta che vi si è accesa la lampadina e volete saperne di più per capire quale concime utilizzare, fate la vostra bella ricerca su Google ed ecco che vi beccate una bella spataffiata di articoli super-tecnici, dopo la cui lettura vi pentite amaramente di non aver preso una laurea in chimica. E allora perché scrivere un ennesimo articolo sull’argomento, vi chiederete? Ma è chiaro, per mettere ordine e facilitarvi la vita, o almeno ci si prova! La mission di pianteincasa è “rendere facile ciò che in realtà sembra super difficile” quando si guardano i più esperti (e meno male che ci sono anche loro, sia chiaro). Motivo per cui, qui si parlerà del tipo di concime più indicato per chi vuole semplicemente mantenere delle piante dentro casa, e magari anche in balcone (ad eccezione di alberi da frutto e ortaggi, poi capirete perché).

A cosa servono i concimi

I concimi sono FONDAMENTALI per la salute e la nutrizione di qualsiasi pianta vogliate coltivare in vaso. Punto. Le ragioni sono molteplici:

1) il substrato di coltivazione, per quanto di elevata qualità, non potrà mai essere ricco di elementi nutritivi come lo sono i terreni nei quali in natura crescono le nostre piante preferite.

2) le piante coltivate in vaso, non vivono in condizioni di spazio e micro-clima adeguati, o meglio queste non saranno mai identiche alla realtà.

3) conseguentemente ai 2 punti precedenti, le nostre piante saranno, di base, più deboli, e quindi più facilmente deperibili e attaccabili da malattie, parassiti, e altri disastri, di quanto non lo siano le loro parenti in natura.

Ebbene, per colmare tutti questi problemi, avete bisogno di utilizzare un BEL CONCIME!

Nozioni Base

I concimi altro non sono che composizioni di una certa quantità di macro-elementi e micro-elementi. Senza entrare troppo nel merito, ciascuno di questi svolge una certa funzione nel nutrimento della pianta, ma in questa sede, vi basterà sapere che i macro-elementi principali sono tre, come i doni dei Re Magi: Azoto (N), Fosforo (P), Potassio (K). Quella tra parentesi è la nomenclatura chimica di ciascun elemento, la base per poter leggere l’etichetta di un concime, sulla quale troverete queste tre lettere sempre in rigorosa successione, N-P-K, e numeri a seguire. I numeri indicano la quantità percentuale di quel macro-elemento presente nel concime. Ad esempio, un concime NPK 14-5-8, sarà costituito, traducendo, al 14% da Azoto, al 5% da Fosforo, all’8% da Potassio. Ma a cosa servono questi 3?

L’Azoto (N) stimola la crescita delle parti verdi, in tutti i sensi: tronchi, fusti, steli, germogli, fogliame, fiori e frutti; e lo fa anche e soprattutto facilitando la fotosintesi. Decisamente l’elemento più importante.

Il Fosforo (P) incide sullo sviluppo dell’apparato radicale ed è molto importante per il processo di divisione cellulare. Aumenta quindi la capacità della pianta di produrre energia.

Il Potassio (K) influenza la capacità della pianta di conservare acqua e nutrienti, riducendone l’evaporazione dalle foglie. In altre parole, è l’elemento che massimizza la gestione dell’energia.

Tutti e tre questi macro-elementi, concorrono al rafforzamento della salute della pianta, aumentandone la resistenza a parassiti, attacchi fungini e condizioni climatiche avverse (sempre se non state al Polo Nord o in un laboratorio dove si allevano cocciniglie e ragnetti rossi!)

Gli altri macro e micro-elementi sono, in questa sede, trascurabili, aggiungeremmo troppa carne al fuoco.

Differenze tra concimi liquidi e concimi granulari

Ok, se a questo punto della lettura vi siete convinte/i che investire qualche euro l’anno in concimi sia una buona idea, nasce il primo dubbio: meglio un concime liquido o uno granulare? Questa è la scelta principale che dovrete fare, posto che, come vedrete, le case produttrici vi suggeriscono poi un concime per ogni tipo di pianta. Comunque, sbrighiamo subito questa pratica:

  • il concime liquido è facile da dosare, quando si tratta di pochi litri d’acqua, il concime granulare no. E se vi sbagliate con le dosi, nel senso che impiegate troppo o troppo poco concime granulare, le piante trattate potrebbero andare in overdose (letteralmente friggendo le radici) o subire gravi carenze nutritive.
  • Il concime granulare, a lento assorbimento, è soggetto agli agenti atmosferici: se piove troppo, si diluirà troppo in fretta, dissipandosi e quindi non nutrendo la pianta gradualmente, come dovrebbe; il concime liquido è già diluito e quindi il suo apporto alla pianta non varia al variare degli agenti atmosferici.
  • I concimi liquidi possono essere somministrati anche per via fogliare (diluendoli in acqua, secondo le dosi indicate dal produttore) caratteristica molto utile nel caso in cui, ad esempio, dopo 10 giorni il substrato del vostro Ficus Lyrata è ancora bello umido, ma voi sapete (da etichetta) che quel concime va somministrato ogni 10 giorni e non ogni 21.

È evidente, quindi, che le due tipologie di concimi rispondono a situazioni/esigenze diverse.

In quali casi preferire un concime liquido

Sulla base di quanto detto nel paragrafo precedente, la scelta del tipo di concime, se liquido o granulare, dovrebbe ora essere più chiara (spero): se avete un orto o una serie di alberi da frutto, utilizzate un concime granulare (anche perché quelli liquidi, essendo a rilascio immediato, vanno utilizzati più spesso e sono venduti in confezioncine da un litro). Se però le piante che dovete trattare sono tenute in casa o anche in balcone/terrazzo/patio/ingresso, alloggiate in vasi e vasetti, usate un concime liquido. Anche nel caso in cui abbiate delle grosse vasiere decorative messe fuori in terrazzo, meglio un concime liquido (ricordatevi il discorso sugli agenti atmosferici).

Quale concime liquido scegliere?

Ed eccoci arrivati alla parte più pratica: “sì Massimo tutto molto interessante, ma alla fine, quale concime compro?” Se non vi siete già scordate/i i pochi rudimenti di chimica che ho provato a trattare un paio di paragrafi fa, la risposta è già dentro di voi. Ma forse vale la pena specificare qualche concetto 😊

Concimi liquidi per piante verdi (da interno ed esterno)

Quelle che i produttori chiamano piante verdi, altro non sono che il 90% delle specie tropicali che abbiamo tutti in casa (Felci, Pothos, Strelitzia, Ficus, Monstera, Alocasie, Palme, Pilea, Filodendri, Calathee, etc.). Quale sarà il concime migliore per queste piante? Ma è chiaro, un concime con maggior concentrazione di….Azoto! In questo modo le vostre piante non faranno una foglia l’anno, ma daranno la sensazione di essere dei veri e propri esseri viventi e “crescenti”. Scherzi a parte, vi consiglio due prodotti:

COMPO Concime per Piante Verdi: concime con composizione NPK 7-3-6, davvero molto equilibrato, quasi universale. Personalmente lo uso durante il periodo di riposo vegetativo, quindi da Novembre a Marzo, proprio perchè è un concime senza eccessi ed è ciò di cui la pianta ha bisogno in questo periodo.

CIFO per Piante Verdi: concime con composizione NPK 14-5-8, decisamente più sbilanciato sull’azoto. Va da sé che questo concime è una bomba se usato in pieno periodo vegetativo, quindi da Aprile ad Ottobre. Fate una bella scorta, la stagione della crescita è bella lunga e, da manuale, questa prelibatezza va somministrata alle nostre amiche piante circa una volta a settimana (se innaffiate ogni 10 giorni, ogni 10 giorni).

Concimi Liquidi per Piante Fiorite

Qui ci riferiamo a tutte le piante famose per i propri fiori (Hibiscus, Geranio, Gelsomino, Plumbago, Dipladenia, Lantana, Passiflora, etc.), per le quali l’obiettivo è quello di favorire fioriture abbondanti e prolungate nel tempo. Vi assicuro che, salvo continue calamità naturali, la fioritura dei vostri balconi durerà davvero per tutta la bella stagione. Il macro-elemento predominante in questo caso è il Fosforo, ma in generale anche il Potassio è abbastanza presente. Per poter produrre fiori, infatti, una pianta deve avere tanta energia a disposizione, e al tempo stesso deve essere in grado di non disperderla rapidamente. Comunque, questi sono i due concimi che mi sento di consigliare:

CIFO per Piante Fiorite: Pesantemente sbilanciato sul Fosforo, come vuole la linea Cifo, che predilige concimi più sbilanciati sui macro- che sui micro-elementi, andateci piano con questo (leggete sempre l’etichetta con le istruzioni d’uso), ma utilizzatelo senza esitare, soprattutto in primavera/estate. Ah, quasi dimenticavo la composizione, NPK 8-12-6, a riprova di quanto detto sulla predominanza del Fosforo!

COMPO Concime con Guano: Questa è una bella variazione sul tema da provare. La composizione NPK di 3-4-5 è completata da svariati micro-elementi, ma soprattutto dal Guano, elemento noto per le sue proprietà fertilizzanti, che gli da quel tocco di natura ed eco-friendly che molti ricercano al giorno d’oggi. Naturalmente, costa un po’ di più rispetto al precedente, ma può essere una buona soluzione per autunno e inverno.

Concimi liquidi per piante grasse

“Eh no, pure alle grasse il concime no!” direte. Eppure, anche loro appartengono alla categoria, ed essere molto resistenti non vuol dire non aver bisogno di sostanze nutritive, e soprattutto è una qualità che non dura in eterno; a maggior ragione se le nostre amichette sono esposte per certi periodi a temperature basse o sono tenute in casa in condizioni di luce non ottimale. L’elemento principe qui è il Potassio.
Vanno bene per cactus, crassule, agave, aloe, sansevierie, etc.

CIFO Piante Grasse: la composizione NPK 6-6-12 garantisce un buon 25% circa di macro-elementi. Il ferro, quarto elemento predominante, garantisce una colorazione vivida per le vostre succulente. Vi consiglio la confezione piccola, vista la quantità minima che ne userete di volta in volta e la frequenza con cui lo farete.

COMPO Piante Grasse: anche in questo caso vi consiglio il flaconcino da 250ml. La composizione N-P-K 5-5-7 è ancora una volta più equilibrata rispetto al corrispettivo Cifo, dando maggiore spazio agli altri micro-elementi.

E il concime per limoni e agrumi?

Capitolo a parte per i concimi da impiegare su limoni e agrumi. I produttori infatti si concentrano su concimi granulari da disciogliere in acqua, e quindi siamo un po’ fuori dal tema dell’articolo. Vale comunque la pena fare un paio di esempi validi:

CIFO Concime idrosolubile per agrumi da frutto e ornamentali: ben bilanciato sui 3 macro-elementi, è anche ben corazzato di micro-elementi che agiscono contro l’ingiallimento fogliare (ferro) e rafforzano la tenuta e lo sviluppo dei “fruttini”. Da usare ogni 10-15 giorni sul terreno sciogliendo 4,5 grammi di prodotto in 2,5 litri d’acqua. Da provare anche la somministrazione fogliare, con stesse tempistiche, ma dosaggi differenti.

COMPO Concime per Limoni e Agrumi: concettualmente diverso rispetto al precedente, questo è un concime a lento rilascio, e cioè una volta somministrato, siete a posto per 2 mesi, massimo 3. Idealmente dovreste utilizzarlo 4 volte l’anno: inizio primavera, fine maggio, agosto e ottobre. Ricco di azoto, potassio, manganese e una serie di micro-elementi utili alla salute dei vostri agrumi.

Visto il tema dell’articolo, c’è in realtà un concime liquido per limoni e agrumi che mi sento di consigliare. Si tratta di BIOBOB Concime Biologico Concentrato, prodotto da Bioagrotech, un’azienda di San Marino specializzata in trattamenti naturali per l’agricoltura biologica. Essendo un concime liquido, va somministrato un po’ più spesso rispetto ai 2 citati in precedenza, una volta a settimana. Quindi occhio alle scorte.

Considerazioni Finali

Avrete capito ormai che i concimi sono importanti per passare ad uno step successivo nella cura delle piante. La suddivisione per categorie è utile, sia alle nostre piante, sia per soddisfare le aspettative che tutti noi abbiamo quando ne compriamo una. L’uso del concime non va visto come opzionale, ma come basilare per la salute delle nostre piante. Somministratelo con costanza e seguendo sempre le istruzioni del produttore, vedrete che gli effetti positivi non tarderanno a manifestarsi!

Massimo Tortorici