Skip to main content

Perchè è importante pulire le foglie delle piante da interno

Scritto da Massimo Tortorici, 29 Mag 2025. Pubblicato in Caffè Tropicale.

Piccolo approfondimento su una pratica spesso sottovalutata, ma molto utile per la salute delle nostre amiche verdi.

Arrivati alla primavera inoltrata, quasi estate, c’è una pratica di “cura delle piante” che può mettere il turbo alla crescita delle nostre care piante da interno. Non stiamo parlando di concimi, non stiamo parlando di rinvasi, non stiamo neanche parlando dei celebri conetti auto-irriganti; tutti argomenti validi, su cui è già stato scritto in questo blog. No, in questa sede parliamo di “pulizia delle foglie”. Eh già, sembra una semplice pratica di routine rilassante, ma in realtà è molto utile per la salute delle piante. Visto che si tratta di una pratica sottovalutata, vediamo di chiarire in questo articolo perché pulire le foglie delle piante da interno può essere davvero una buona pratica di plant-caring.

Perchè pulire le foglie delle piante?

Le foglie sono vere e proprie centrali energetiche per le piante: attraverso di esse avviene la fotosintesi, processo grazie al quale le piante trasformano luce, acqua e anidride carbonica in energia per vivere e crescere. Non solo: sempre attraverso gli stomi, micro-pori presenti sulle foglie, le piante respirano, proprio come noi; assorbono cioè ossigeno, eliminando anidride carbonica. Non essendo questo l’argomento dell’articolo, non entriamo nei dettagli, per stavolta specifichiamo solo che, naturalmente, il saldo “Ossigeno liberato-ossigeno incamerato” è nettamente favorevole al primo, ragion per cui esistiamo noi e il pianeta Terra.

Tornando all’argomento principale, in natura le piante hanno sempre foglie belle pulite (parassiti permettendo), grazie a vento e pioggia. In casa però questi due agenti atmosferici non ci sono e la polvere che si deposita sulle foglie, di fatto ostacola entrambi i processi di respirazione e fotosintesi, rallentandoli. Piante con foglie impolverate faranno più fatica a respirare, e produrre energia per nutrirsi.

Quando pulire le foglie?

Non esiste una regola fissa, ma in generale è bene dare un’occhiata alle foglie ogni 10-15 giorni.  Quasi sempre vi accorgerete che c’è uno strato di polvere. La stagione fa sicuramente la differenza. Come? Semplice, per effetto di quanto teniamo aperte le finestre. In estate le foglie tendono a sporcarsi di più, proprio perché facciamo entrare più aria, e quindi più polvere, smog e anche pollini dall’esterno. Pulire le foglie in primavera-estate vuol dire piante che sfruttano al meglio la gran quantità di luce disponibile e quindi una crescita migliore. Pulirle in autunno-inverno, vuol dire facilitargli la sopravvivenza: poche ore di luce, poco intensa, vanno sfruttate al meglio, no?

Come pulire le foglie (senza fare danni)

Il metodo più semplice ed efficace è usare un panno morbido inumidito con sola acqua. Assolutamente da evitare l’uso di prodotti chimici o lucidanti fogliari: spesso creano una patina che ostacola la traspirazione invece di aiutare. L’utilizzo di lucidanti “naturali”, come la birra ad esempio, è trascurabile. Anche in questo caso, come per tutte le altre cure fai-da-te, il beneficio è minimo, e il gioco non vale la candela. Usate solo acqua.

Nel dettaglio, per piante con foglie grandi:

  1. Inumidite un panno in microfibra o di cotone con acqua tiepida (non fredda).
  2. Sostenete delicatamente la foglia da sotto con una mano.
  3. Pulite la parte superiore con l’altra mano, passando il panno senza strofinare troppo.

Vedrete, le foglie dei vostri Ficus Lyrata, Strelitzia Nicolai, Monstera Deliciosa, cambieranno quasi colore per quanto sono pulite.

Doccia sì, ma con molta attenzione

Sopra abbiamo brevemente illustrato come pulire le foglie di una certa dimensione. E per le piante con foglie piccole? Potete fare una doccia, oppure spruzzare acqua con un atomizzatore (o anche una pistola ad acqua, perché no?). L’importante è però prendere alcuni importanti accorgimenti:

  • L’acqua deve essere tiepida, temperatura ambiente.
  • Dovete bagnare le foglie, non il terreno, soprattutto se la pianta è tenuta all’interno e se la stagione è l’autunno o l’inverno, in cui è meglio bagnare il terreno per sub-irrigazione.
  • Non devono esserci ristagni idrici tra le foglie/i fusti.

Quest’ultimo punto è fondamentale. Le piante in natura prendono la pioggia, è vero, ma poi sono esposte a temperature e correnti d’aria che asciugano rapidamente le parti bagnate. In casa questo non può avvenire. Per evitare quindi irrimediabili marciumi del colletto, in estate fate la doccia a piante che poi potete mettere fuori ad asciugare un paio d’ore; in inverno evitate direttamente, meglio un po’ di polvere che la morte.

Pulizia di piante specifiche

La pulizia è facile su piante con foglie grandi o comunque tropicali, piante che è possibile “docciare” all’occorrenza. Ci sono però piante che non gradiscono per niente le si venga fatta una doccia: succulente e soprattutto piante grasse, con spine. Se proprio volete spolverarle, in questi casi può essere molto utile utilizzare un pennello, di dimensione variabile in base alla grandezza della pianta. Metodo valido anche per piante con foglie particolari, con peletti, come ad esempio la Saintpaulia, o conformazione strana, come ad esempio l’affascinante Begonia Ferox. In tutti i casi in cui pensate di far danni, il pennello è un’ottima alternativa.

Positivi effetti collaterali

Pulire le foglie non è solo un gesto utile per rimuovere la polvere: è anche un’occasione per osservarle da vicino, notare eventuali problemi (macchie, insetti, ingiallimenti) e in caso intervenire. Molti parassiti li rimuoviamo semplicemente pulendo le foglie, fermo restando che poi bisogna impiegare un prodotto specifico per azzerarne la popolazione.
Non solo però: pulire le foglie di una pianta è effettivamente una routine rilassante e permette di rinforzare quel legame che si crea tra noi e le nostre verdi coinquiline.


In vendita nel nostro Shop Online