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Foglie e Fiori Strabilianti

STRELITZIA


Le Strelitzie, facenti parte della famiglia delle “Strelitziaceae”, sono piante originarie del Sud Africa. Le principali varietà sono tre, tutte accomunate, oltre che dal portamento, da un aspetto ben preciso: arrivate ad un certo grado di maturità (in genere almeno 5 anni), producono fiori dalla forma unica.

Introduzione

Avete deciso di andare a vivere in una nuova casa. Sia in affitto o di proprietà, poco importa, l’unica cosa che avete in mente è arredare il vostro nuovo rifugio, magari con stile. Cominciate a girare siti, negozi e riviste di arredamento e in tutti gli ambienti living c’è spesso un elemento in comune. Non parliamo del divano, no, e neanche della libreria, ma di una pianta regina assoluta dei rendering di qualsiasi architetto di interni: Sua Maestà Strelitzia Nicolai! Simile ad un banano, ma molto più ordinata e adatta alla vita indoor, questo gigante di eleganza fa parte, appunto, del genere “Strelitzia” e qui approfondiremo lei e le sue cugine più strette.


Descrizione e varietà

Le Strelitzie, facenti parte della famiglia delle “Strelitziaceae”, sono piante originarie del Sud Africa. Le principali varietà sono tre, tutte accomunate, oltre che dal portamento, da un aspetto ben preciso: arrivate ad un certo grado di maturità (in genere almeno 5 anni), producono fiori dalla forma unica. Vediamole brevemente, queste tre varietà:

  • Strelitzia Nicolai: l’abbiamo nominata nell’introduzione. È la varietà più impiegata per arredare in altezza spazi indoor, terrazzi, portici, etc. La ragione del suo successo è da una parte la somiglianza, per tipologia di foglia, al banano, pianta da sempre nell’immaginario di tutti alla voce “piante esotiche tropicali”. Rispetto a questo però è molto più resistente alle correnti d’aria (le foglie sono più spesse e quindi meno soggette a fessurarsi), e, come tutte le Strelitzie, ogni fusto produce foglie orientate solo in due direzioni, una opposta all’altra, e ciò la fa essere più ordinata e “pulita” rispetto ad una pianta di banano. In più, non fa frutti, ma fiori dalla forma, come detto, molto particolare, che sembrano quasi origami, bianchi e blu chiaro. Il suo pezzo forte però sono le foglie, grandi e larghe, di un verde super brillante e intenso, mediamente lunghe 1-1,5 metri e larghe 30-40 cm (per un esemplare con qualche anno di età). In natura cresce fino a 8 metri, in vaso molto meno, ma comunque parliamo di esemplari che arrivano tranquillamente al soffitto di casa!
  • Strelitzia Alba o Augusta: varietà simile per molti versi alla Strelitzia Nicolai, si distingue principalmente per il fiore, di colore bianco, e per le dimensioni leggermente più grandi. Non a caso viene chiamato “Uccello del Paradiso Gigante”! Può raggiungere i 10 metri di altezza, in natura, con foglie lunghe 2 metri. Già, ma perché “Uccello del Paradiso”? Lo vediamo parlando dell’ultima varietà.
  • Strelitzia Reginae: varietà completamente diversa rispetto alle precedenti, per altezza potenziale (si aggira sui 1-1,50 metri al massimo), è quella che produce il fiore più bello, arancione acceso e blu. Non a caso viene chiamato “Uccello del Paradiso”. Dal portamento fortemente cespuglioso, è ottima come siepe o elemento divisorio di qualsiasi spazio.

Condizioni ideali per tenere una Strelitzia in casa

L’aspetto fondamentale per far crescere sana e robusta una Strelitzia in casa è la Luce. È una pianta molto esigente da questo punto di vista, tanto che in estate tollera anche luce diretta, a differenza di tante altre piante da appartamento. Magari meglio evitare le ore centrali, ma per il resto luce diretta o tanta luce diffusa e la Strelitzia sarà felice. Le bagnature devono tener conto del fatto che le Strelitzie sono piante tropicali sì, ma molto resistenti. In termini di esigenze idriche possiamo accomunarle ai Ficus; bisogna cioè far asciugare una buona parte del terriccio, tra una bagnatura e l’altra. In ogni caso, è sempre meglio attendere un segnale dalla pianta: quando hanno sete le Strelitzie accartocciano le foglie, richiudendole verso l’interno. La temperatura minima al di sotto della quale è meglio non scendere è 13-14 gradi, ma spesso con un bel po’ di sole quotidiano addosso può resistere anche a temperature leggermente inferiori, purchè protetta da correnti d’aria fredda. Non a caso è abbastanza comune vedere Strelitzie Reginae nei giardini del Sud Italia, così come le Strelitzie Nicolai in patii riparati. È naturale che più òle vostre strelitzie saranno esposte a condizioni invernali meno belle saranno, qui si parla di sopravvivenza. Sempre e comunque meglio tenerle al caldo di casa.
Pulire le foglie ogni tanto è buona norma, soprattutto in inverno. Usate un panno umido, molto più sicuro di una doccia. Oltre ad evitare di bagnare inutilmente e molto il terriccio, risparmierete molta acqua. Più pulite saranno le foglie, più bella e lucente sarà la vostra Strelitzia, ma soprattutto più efficiente sarà la sua fotosintesi. Concimi da usare? Ovviamente un buon concime per piante verdi, con un deciso sbilanciamento sull’azoto (N), fondamentale per lo sviluppo di grandi foglie verdi. Se invece la vostra Strelitzia sta fortunatamente accennando una fioritura, potete optare per un buon concime per piante fiorate.


Possibili problemi

I principali problemi che si possono presentare su una Strelitzia sono i seguenti:

  • Foglie arricciate verso l’interno: c’è un problema radicale: nel caso siano passati parecchi giorni dall’ultima bagnatura e il terriccio è asciutto, è il segnale che la pianta ha sete e vi sta chiedendo un po’ di acqua; nel caso in cui invece il terriccio è ancora umido, allora si tratta di marciume, accompagnato da macchie sui margini delle foglie. Fermatevi con le bagnature, spostate la Strelitzia dove possa ricevere più luce possibile, e nei casi più estremi, sostituite totalmente il terriccio con una miscela nuova e asciutta. In questo articolo più dettagli su come combattere il marciume radicale

  • Produzione foliare ferma in piena stagione vegetativa: le cause possono essere diverse, come spiegato meglio in questo articolo generale. Nel caso specifico delle Strelitzia, però, spesso ciò accade per shock da minor luce. Come detto le Strelitzie sono molto esigenti, se da una serra super luminosa la portate davanti ad una finestra esposta a nord, la luce sarà comunque molto poca rispetto alla condizione di origine.

  • Estrema lentezza nella crescita e apertura di una nuova foglia: affinché una foglia di Strelitzia cresca in modo relativamente rapido e si apra altrettanto rapidamente c’è bisogno di stabilità. Stabilità di temperatura, stabilità di luce e stabilità di umidità nel terriccio. In più, è importante sostenere la crescita con un buon concime per piante verdi

Per quanto riguarda l’ultimo punto, un impatto possono avercelo anche eventuali parassiti come acari/ragnetto rosso, tripidi o cocciniglia. I primi due possono essere riscontrati molto facilmente, purtroppo. Ogni tanto, quindi, osservate da vicino le vostre Strelitzie.

Strelitzia con foglie arricciate

Propagazione

La Strelitzia è una di quelle piante difficile da propagare. Lo si fa per seme o per divisione dei cespi. Non ci si può inventare nulla di diverso, insomma, bisogna solo avere una pianta sufficientemente fitta da poterne sacrificare una parte per farne una nuova.


Considerazioni Finali

Che dire, la Strelitzia, Nicolai, Reginae o Alba che sia, è una pianta elegante, esotica, fresca e super verde! Provate a soffermarvi su un esemplare di Strelitzia Reginae fiorito, o uno di Strelitzia Nicolai alto almeno un paio di metri; vi renderete conto che sarà impossibile resistere in alcun modo al suo fascino.


  • Livello difficoltà

    Medio-Basso

  • Illuminazione

    Luce Alta

  • Irrigazione

    Se terreno asciutto

  • Livello Umidità

    Medio

  • Ritmo Crescita

    Lento

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